Noceto

by Ufficio Stampa
on 16 Ottobre 2010

La scuola dell'infanzia intitolata a Bruno Munari

«Un bambino creativo è un bambino felice» è ciò che sostiene Bruno Munari, uno dei massimi protagonisti dell’arte, del design e della grafica del ventesimo secolo, a cui è stata intitolata ieri mattina la scuola dell’infanzia statale di via dello Sport. Presenti la dirigente scolastica Paola Bernazzoli, il sindaco Giuseppe Pellegrini, il responsabile dei laboratori creativi del Museo internazionale delle ceramiche di Faenza, il corpo docenti della scuola, il presidente della cooperativa «Il Giardino» Gianluca Agoletti, il responsabile del progetto Calamaio Paolo Bazzoni ed il consigliere Fabio Fecci, che era sindaco quando è stata posata la prima pietra.


«Mi sembra ieri - ha spiegato Fecci - quando ho tagliato il nastro di questo polo scolastico, eppure sono trascorsi già due anni. Era stato un momento di grande emozione, che segnava il termine di un percorso lungo e non privo di difficoltà, perché progettare e realizzare un edificio scolastico di queste proporzioni non è cosa da poco. Abbiamo seguito i lavori di questa struttura giorno dopo giorno, perché potesse essere il più possibile accogliente e funzionale. Oggi - ha proseguito - viene intitolata la scuola dell’infanzia, che di questa struttura fa parte integrante e che abbiamo voluto fosse rappresentata da questi spazi ampi e luminosi, caratterizzati dal colore, pensati per ricreare ambienti familiari. Intitolare la scuola a Bruno Munari è stata una scelta ponderata con attenzione, che vuole sia ricordare l’eclettica figura di un artista che ha amato i bambini, sia esprimere la condivisione di un pensiero, di una metodologia educativa che fa dell’esperienza, della sperimentazione diretta e dell’autonomia uno dei suoi cardini. Concluderei con una frase di Munari: “Conservare lo spirito dell’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la curiosità di conoscere, il piacere di capire e la voglia di comunicare”».
Entusiasta anche il sindaco Pellegrini: «La scelta del nome con cui intitolare una scuola è un momento culturale importante ed è essenziale che la decisione sia condivisa. Voglio ringraziare il corpo insegnanti, la dirigente scolastica Bernazzoli e il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Parma Armando Acri».